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Storia della batteria

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Storia della batteria

una delle prime batterie

Nelle origini le bande americane erano formate da molti elementi, la ritmica era sostenuta da più strumentisti, veniva suonati singolarmente: piatti, rullante e cassa.

L' esigenza di suonare in spazzi sempre più stretti e di ridurre il numero di musicisti, dei costi e del volume sonoro obbligarono la scelta di far suonare tutte le percussioni ad un solo musicista (il batterista)

Parte del merito dell' evoluzione tecnica della batteria e da attribuire alla musica jazz.

Bisogna indicare New Orleans come centro di nascita e sviluppo del jazz, qui i percussionisti che suonavano nelle band seppero evolversi fondendo in un solo strumento rullante da marcia e grancassa.

In seguito sotto l' influsso delle varie etnie di immigrati, si aggiunsero altre percussioni: campane, triangoli, piatti orientali e tom/tom cinesi.

Tra gli anni 30 e 40 si sviluppo nei tamburi un sistema di regolazione delle pelli tramite delle viti, si andò anche ad uniformare le dimensioni dei tamburi con l' intento di ottenere un suono sempre più presente e preciso. Viene inserito un piatto chiamato ride per l' accompagnamento.

una delle prime batterie

Più tardi, verso gli anni 50 l'introduzione di una coppia di piatti da suonare anche con i piedi (l' hit hat o il charleston completarono quello che oggi viene considerato un unico strumento: la batteria.)

Dicendo batteria si pensa infatti ad uno strumento formato da cassa, toms rullante, charleston e piatti .